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Pasquale Gentile inaugura la 21^ edizione del classico “Settembre in Santa Chiara”

Ieri sera 8 settembre nel Chiostro delle Clarisse un folto e attento pubblico ha partecipato al primo dei quattro incontri in programma per la 21. edizione del tradizionale ciclo di conversazioni storiche organizzato dal Centro culturale “Giuseppe Albanese” in collaborazione con il Comune e la Biblioteca comunale. A catturare l’interesse e a ricevere l’apprezzamento dei presenti è stato Pasquale Gentile che ha tenuto una conversazione sul tema “Noci, il grande Cinquecento”. Un secolo, il XVI, denso di eventi e di novità durante il quale La Terra Nucum (Terra delle Noci, Le Noci) getta le fondamenta del proprio convivere civile sulle quali si basa il progresso e lo sviluppo dei secoli successivi.

Il decano degli studiosi nocesi di storia locale ha tracciato un quadro globale, sia pur sintetico, di cento anni della comunità nocese, che nel 1507 conta 350 fuochi (la singola unità familiare soggetta a fiscalità che comprende circa 5 componenti) per arrivare a 860 fuochi nel 1606. Una panoramica su tutti gli aspetti: le mura, le torri, le porte; le principali contrade urbane; le abitazioni, il nucleo urbano e il mercato immobiliare; la vita politica e amministrativa; la vita religiosa e l’organizzazione ecclesiastica; le cappelle intra moenia ed extra moenia; le confraternite; gli ordini religiosi; le regole del vivere civile; la vita feudale; i tributi feudali; i creditori fiscalari; la questione territoriale e tanto altro.

Il Cinquecento si presenta, alla luce dei fatti, come il secolo più intenso della storia di Noci: il paese si rende dinamico protagonista del progresso comune; il governo cittadino consolida e regola il suo ordinamento; gli statuti disciplinano molti aspetti del convivere; il Capitolo dei canonici consolida le proprie prerogative; sorgono i conventi dei Domenicani e dei Cappuccini; il popolo difendi in ogni modo il proprio diritto agli usi civici; si espande e si consolida la proprietà privata; si costruisce il Palazzo della Corte di giustizia; pur non avendo ancora un proprio territorio i nocesi “invadono” quello di Mottola.

L’annoso, appassionato e proficuo impegno dell’ottimo Pasquale Gentile costituisce un prezioso strumento per agevolare un recupero dell’identità nocese e per agevolare l’abitudine degli individui alla democrazia, che si forma e si acquisisce in ambito locale, nella propria polis. In tal senso si è espresso il direttore della Biblioteca comunale Giuseppe Basile nel breve intervento di presentazione; riportando le parole dello storico Piero Bevilacqua, ha ricordato anche come “una formazione culturale che non è in grado di fornire conoscenza storica sulla realtà locale di provenienza, sui suoi problemi e sulle sue peculiarità, depotenzia l’attitudine alla partecipazione democratica, priva l’individuo del senso concreto dell’operare, del muoversi entro le mura di una dimensione spaziale controllabile, in cui la sua azione possa apparire immediatamente incisiva”.

Il secondo appuntamento di “Settembre in Santa Chiara” è previsto per giovedì 15, sempre alle ore 18.45 presso il Chiostro delle Clarisse. Antonella Ventura (dottoranda di ricerca in lettere, lingue e arti presso l’Università di Bari) ed Emilio Mastropasqua (dottore in storia dell’arte) converseranno su “Il culto di San Nicola a Noci e in Terra di Bari”.

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